Lavoro e impiego

LAVORO E IMPIEGO/Politiche giovanili

Il lavoro precario deve essere eliminato dalla società italiana. Si deve convocare una grande conferenza con un tavolo permanente  composto da sindacati,datori di lavoro esperti nominati dal governo, associazioni di cittadini e consumatori per lanciare un grande progetto di superamento della precarietà. Pertanto il superamento della precarietà deve nascere da una volontà politica  che dovrà unirsi ad una scelta dell’imprenditoria italiana che voglia staccarsi dalla cultura  oggi imperante che vede nel tenere i dipendenti in condizioni precarie una risorsa per il sistema. Il  superamento di questa condizione  deve essere organizzato e  incentivato dallo stato: le imprese che favoriscono la fuoriuscita dalla precarietà devono essere premiate. Nello stato non deve essere assolutamente permesso il lavoro precario. La sanatoria con l’assunzione dei precari attuali è il male minore ma dobbiamo comunque rilevare che è una grande ingiustizia nei confronti di chi non è entrato tra questi precari ed una forzatura del dettato costituzionale  ( vedi articolo 97: agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso tranne i casi stabiliti dalla legge )

In lavoro e impiego non possiamo non parlare di un rilancio del lavoro nell’Agricoltura. Il recupero del territorio, le produzioni di qualità, una distribuzione dei prodotti agricoli a chilometri zero effettuata tramite cooperative di giovani per saltare la intermediazione che fa si che i prodotti costino pochissimo  e arrivino al consumatore a prezzi esagerati, tutto questo significa migliaia e migliaia di posti di lavoro.  Insieme ad una politica di recupero del territorio può essere un grande fattore di cambiamento. Ultima risorsa . la creazione di un grande esercito del lavoro che non sia uno strumento per fare assistenza e distribuire risorse a fondo perduto ma una grande iniziativa per intervenire sui beni culturali, musei, ambiente.